E’ stato disposto l’avvio della procedura di assegnazione d’ufficio dei domicili digitali Tra le provincie di Udine e Pordenone ci sono ben 1149 imprese individuali prive di una Posta Elettronica Certificata, detta anche “domicilio digitale”. Sono stati pubblicati all’Albo camerale informatico (https://albocamerale.camcom.it/pnud/pubblicazioni) i provvedimenti del Conservatore del Registro delle Imprese con i quali è stato disposto l’avvio della procedura di assegnazione d’ufficio dei domicili digitali nei confronti di imprese individuali e società di persone che ne risultano prive o che non le hanno comunicate in CCIAA. La notificazione del provvedimento di avvio della procedura è effettuata mediante pubblicazione nell’albo camerale, che rimarrà online per i quindici giorni consecutivi. Dal quindicesimo giorno scattano gli ulteriori 30 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione La mancata regolarizzazione comporterà l’assegnazione di una casella pec d’ufficio assieme a una sanzione! Se sei tra le aziende sprovviste di PEC possiamo aiutarti. Chiama Marianna. Vuoi saperne di più?
Attenzione alle truffe: pubblicato il vademecum “Io non ci casco! Per informare e tutelare le imprese dai sempre più frequenti tentativi di truffa, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha pubblicato il vademecum“Io non ci casco!” sulle indebite richieste di pagamento alle aziende. Le richieste ingannevoli di pagamento sono una triste realtà, soprattutto verso le imprese iscritte da poco nel registro della Camere di commercio. Invitiamo pertanto le imprese a prestare la massima attenzione a bollettini di pagamento e pubblicità che riportino un logo o una denominazione facilmente confondibile con quello della Camera di commercio. In caso di dubbi, prima di pagare è sempre possibile chiedere chiarimenti Vuoi saperne di più?
La Carta d’Identità Elettronica (CIE), è la chiave di accesso e di autenticazione rilasciata dallo Stato per accedere con tutti i livelli di sicurezza previsti ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e privati aderenti
Ultima data utile per presentare la dichiarazione ufficiale è il giorno 8 Luglio 2023. MUD. Ci sono novità per il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale: l’ultima data utile per presentare la dichiarazione ufficiale è il giorno 8 Luglio 2023. Il Ministero dell’Ambiente ha scelto di spostare in avanti la scadenza in seguito ad alcune modifiche sulla modulistica ufficiale. Non cambiano invece i soggetti obbligati a presentare il MUD, cioè le aziende che generano rifiuti speciali pericolosi ed i produttori di rifiuti non pericolosi da lavorazioni artigianali, con oltre 10 dipendenti. Una comunicazione semplificata è prevista invece per le imprese che producono fino ad un massimo di 7 tipologie di rifiuti e che per ciascun rifiuto non utilizzano più di 3 trasportatori e 3 destinatari. Se rientri tra i soggetti tenuti alla presentazione del MUD, o hai dei dubbi o dei quesiti in merito, rivolgiti ai nostri uffici sul territorio. Siamo forti di un’esperienza più che ventennale sul campo, sapremo certamente consigliarti al meglio. Quindi basta una telefonata a Marianna. Vuoi saperne di più?
Bollette troppo salate? Possiamo rimediare! Sollievo in bolletta anche per il secondo semestre 2023 Grazie al nuovo Decreto Legge n. 34 di marzo 2023 arriva un po’ di sollievo per chi si è visto aumentare le spese di luce e gas nel primo trimestre 2023 di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nello specifico, per il secondo trimestre 2023, è previsto: Attenzione: detti crediti vanno usati in compensazione entro il 31 dicembre di quest’anno! Ma c’è di più! Parlando di gas, l’Iva è ridotta al 5% sul consumo per i mesi di aprile, maggio e giugno, inoltre c’è un totale azzeramento degli oneri generali. Dubbi? Domande? Vi serve un aiuto? Per informazioni più dettagliate e per parlare con un nostro consulente contattate Confartigianato, trovi numeri e mail qui a sinistra. Vuoi saperne di più?
L’amianto è stato utilizzato per decenni come materiale isolante e ignifugo, ma oggi sappiamo che può causare gravi problemi di salute. L’Italia, come molti altri paesi, ha affrontato una crisi sanitaria dovuta all’esposizione all’amianto. Nonostante sia stato vietato nel 1992, l’amianto continua ad essere presente in molte parti dell’Italia e rappresenta una minaccia per la salute pubblica. L’esposizione all’amianto può causare malattie gravi come l’asbestosi, il mesotelioma e il cancro ai polmoni. In Italia, molte persone sono state esposte all’amianto a causa della presenza del materiale in edifici, strutture industriali e addirittura nelle scuole. La rimozione dell’amianto è un’operazione complessa e costosa, ma necessaria per proteggere la salute delle persone. È disponibile un contributo regionale fino al 50% per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.Le domande possono essere presentate solo durante il mese di febbraio. Fortunatamente, esistono diverse iniziative e programmi per rimuovere l’amianto in modo sicuro e proteggere le persone dall’esposizione. Ad esempio, l’Associazione Italiana Lotta alla Fibrosi Cistica (AILF) ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sull’amianto, chiamata “Asbesto Zero”, per informare la popolazione sui rischi dell’esposizione all’amianto e promuovere la rimozione del materiale. Inoltre, il Ministero della Salute ha avviato una serie di iniziative per la rimozione dell’amianto e la prevenzione dell’esposizione. Il Ministero ha istituito un registro nazionale dell’amianto per monitorare la presenza del materiale e promuovere la sua rimozione in modo sicuro e controllato. È importante che tutti noi, cittadini e imprese, ci impegniamo nella rimozione dell’amianto per proteggere la nostra salute e quella delle persone che ci circondano. L’esposizione all’amianto può causare gravi malattie che spesso sono mortali, ma possiamo prevenire queste malattie se ci impegniamo nella rimozione del materiale in modo sicuro ed efficiente. L’amianto rappresenta ancora oggi un serio pericolo per la salute pubblica in Italia. È importante che tutti noi ci impegniamo nella rimozione del materiale per proteggere la nostra salute e quella delle persone che ci circondano. Se sei preoccupato per la presenza di amianto nella tua casa o nel tuo luogo di lavoro, contatta un professionista per una valutazione e per avviare la rimozione del materiale in modo sicuro e controllato. Vuoi saperne di più?
La legge SABATINI TER rappresenta un’opportunità imperdibile per le piccole e medie imprese italiane che desiderano investire in beni strumentali nuovi e ottenere fino al 10% di contributi a fondo perduto. Questa legge prevede la concessione di contributi a fondo perduto per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali, come software e attrezzature di automazione industriale. Il contributo concesso riduce l’onere finanziario dei finanziamenti accesi per sostenere gli investimenti e può essere richiesto per beni strumentali nuovi di importo minimo di euro 20.000,00. Questo incentivo rappresenta una grande opportunità per le PMI che possono cofinanziare gli investimenti necessari per la crescita e lo sviluppo del loro business, senza dover sostenere costi esorbitanti. Gli incentivi concessi dalla legge SABATINI TER contribuiscono alla crescita economica dell’Italia nel suo complesso, stimolando l’innovazione e lo sviluppo del settore delle PMI. La legge rappresenta, quindi, un importante strumento per supportare l’economia del nostro paese e promuovere la sua crescita sostenibile. Se sei un’impresa italiana che desidera investire in nuovi beni strumentali, non perdere l’opportunità di beneficiare degli incentivi concessi dalla legge SABATINI TER. Rivolgiti ai nostri esperti per maggiori informazioni e per avviare la pratica di richiesta dei contributi a fondo perduto. Non aspettare oltre per fare crescere il tuo business e contribuire alla crescita economica del nostro paese! Vuoi saperne di più?