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Rifiuti

Trasporta i tuoi rifiuti in modo sicuro e soprattutto autorizzato

Il trasporto senza autorizzazione costituisce reato di gestione illecita. È soggetto a sanzioni penali, con il rischio di confisca del veicolo utilizzato. Sei un’impresa artigiana che gestisce i propri rifiuti? è fondamentale sapere che il trasporto deve essere sempre autorizzato. Non lasciare nulla al caso e assicurati di essere in regola con le disposizioni normative. Per poter trasportare i rifiuti derivanti dalla tua attività, come ad esempio i rifiuti da costruzione e demolizione generati da un’impresa edile, è necessario essere iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali nella categoria 2-bis. Durante il trasporto, i rifiuti devono essere accompagnati da un Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR) e conferiti presso un impianto o un luogo autorizzato. Solo per i rifiuti derivanti da attività di manutenzione o da piccoli interventi edili è consentito il trasferimento preliminare presso la sede, sempre nel rispetto delle norme vigenti e con l’utilizzo del FIR o, in alternativa, di un Documento di Trasporto (DDT). Per l’iscrizione in cat. 2-bis sono richiesti: un mezzo di trasporto adeguato immatricolato per uso proprio, la regolarità del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e il pagamento delle tasse di concessione governativa, del contributo annuale e dei diritti di segreteria. Inoltre, sarà necessario versare un contributo annuale di 50 euro. L’autorizzazione ha una durata di 10 anni, al termine dei quali può essere rinnovata. Confartigianato ha un’esperienza di oltre 20 anni nell’assistenza alle imprese per le pratiche di iscrizione all’Albo, garantendo un supporto affidabile, professionale e sicuro. Vuoi saperne di più?

Modello Unico Dichiarazione Ambientale

Ultima data utile per presentare la dichiarazione ufficiale è il giorno 8 Luglio 2023. MUD. Ci sono novità per il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale: l’ultima data utile per presentare la dichiarazione ufficiale è il giorno 8 Luglio 2023. Il Ministero dell’Ambiente ha scelto di spostare in avanti la scadenza in seguito ad alcune modifiche sulla modulistica ufficiale. Non cambiano invece i soggetti obbligati a presentare il MUD, cioè le aziende che generano rifiuti speciali pericolosi ed i produttori di rifiuti non pericolosi da lavorazioni artigianali, con oltre 10 dipendenti. Una comunicazione semplificata è prevista invece per le imprese che producono fino ad un massimo di 7 tipologie di rifiuti e che per ciascun rifiuto non utilizzano più di 3 trasportatori e 3 destinatari. Se rientri tra i soggetti tenuti alla presentazione del MUD, o hai dei dubbi o dei quesiti in merito, rivolgiti ai nostri uffici sul territorio. Siamo forti di un’esperienza più che ventennale sul campo, sapremo certamente consigliarti al meglio.  Quindi basta una telefonata a Marianna. Vuoi saperne di più?

Nemico Amianto

L’amianto è stato utilizzato per decenni come materiale isolante e ignifugo, ma oggi sappiamo che può causare gravi problemi di salute. L’Italia, come molti altri paesi, ha affrontato una crisi sanitaria dovuta all’esposizione all’amianto. Nonostante sia stato vietato nel 1992, l’amianto continua ad essere presente in molte parti dell’Italia e rappresenta una minaccia per la salute pubblica. L’esposizione all’amianto può causare malattie gravi come l’asbestosi, il mesotelioma e il cancro ai polmoni. In Italia, molte persone sono state esposte all’amianto a causa della presenza del materiale in edifici, strutture industriali e addirittura nelle scuole. La rimozione dell’amianto è un’operazione complessa e costosa, ma necessaria per proteggere la salute delle persone. È disponibile un contributo regionale fino al 50% per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.Le domande possono essere presentate solo durante il mese di febbraio. Fortunatamente, esistono diverse iniziative e programmi per rimuovere l’amianto in modo sicuro e proteggere le persone dall’esposizione. Ad esempio, l’Associazione Italiana Lotta alla Fibrosi Cistica (AILF) ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sull’amianto, chiamata “Asbesto Zero”, per informare la popolazione sui rischi dell’esposizione all’amianto e promuovere la rimozione del materiale. Inoltre, il Ministero della Salute ha avviato una serie di iniziative per la rimozione dell’amianto e la prevenzione dell’esposizione. Il Ministero ha istituito un registro nazionale dell’amianto per monitorare la presenza del materiale e promuovere la sua rimozione in modo sicuro e controllato. È importante che tutti noi, cittadini e imprese, ci impegniamo nella rimozione dell’amianto per proteggere la nostra salute e quella delle persone che ci circondano. L’esposizione all’amianto può causare gravi malattie che spesso sono mortali, ma possiamo prevenire queste malattie se ci impegniamo nella rimozione del materiale in modo sicuro ed efficiente. L’amianto rappresenta ancora oggi un serio pericolo per la salute pubblica in Italia. È importante che tutti noi ci impegniamo nella rimozione del materiale per proteggere la nostra salute e quella delle persone che ci circondano. Se sei preoccupato per la presenza di amianto nella tua casa o nel tuo luogo di lavoro, contatta un professionista per una valutazione e per avviare la rimozione del materiale in modo sicuro e controllato. Vuoi saperne di più?