Attenzione ai rischi del caldo per chi lavora all’aperto Lavorare all’aperto durante le giornate calde può diventare molto pericoloso per la salute. È fondamentale valutare attentamente il rischio di esposizione al calore e adottare tutte le misure necessarie per proteggere i lavoratori. Aumento dei controlli Con le temperature elevate, il rischio di stress termico cresce notevolmente, aumentando la possibilità di infortuni gravi. Per questo motivo, l’Ispettorato del Lavoro ha deciso di avviare una campagna di controlli straordinari nei settori più esposti, come i cantieri edili, le attività stradali e quelle agricole Cosa verificheranno gli ispettori? Durante i controlli, gli ispettori si assicureranno che nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), così come nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e nel Piano Operativo di Sicurezza (POS), sia inclusa una valutazione specifica dei rischi legati al calore.Inoltre, verificheranno che siano state adottate misure di prevenzione come pause frequenti, sospensione del lavoro nelle ore più calde e che sia garantita una costante idratazione. Lavorare sotto il sole cocente di questi giorni non deve essere facile Non è solo faticoso, è anche pericoloso. Siamo consapevoli delle sfide che affronti ogni giorno e ci preoccupiamo della tua salute. Assicurati di proteggerti adeguatamente, perché la tua sicurezza viene prima di tutto. Risorse utili Per altre informazioni su come proteggere i lavoratori dallo stress termico, l’INAIL mette a disposizione una serie di materiali sul proprio portale:INAIL – Stress Termico. Vuoi saperne di più?
L’amianto è stato utilizzato per decenni come materiale isolante e ignifugo, ma oggi sappiamo che può causare gravi problemi di salute. L’Italia, come molti altri paesi, ha affrontato una crisi sanitaria dovuta all’esposizione all’amianto. Nonostante sia stato vietato nel 1992, l’amianto continua ad essere presente in molte parti dell’Italia e rappresenta una minaccia per la salute pubblica. L’esposizione all’amianto può causare malattie gravi come l’asbestosi, il mesotelioma e il cancro ai polmoni. In Italia, molte persone sono state esposte all’amianto a causa della presenza del materiale in edifici, strutture industriali e addirittura nelle scuole. La rimozione dell’amianto è un’operazione complessa e costosa, ma necessaria per proteggere la salute delle persone. È disponibile un contributo regionale fino al 50% per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.Le domande possono essere presentate solo durante il mese di febbraio. Fortunatamente, esistono diverse iniziative e programmi per rimuovere l’amianto in modo sicuro e proteggere le persone dall’esposizione. Ad esempio, l’Associazione Italiana Lotta alla Fibrosi Cistica (AILF) ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sull’amianto, chiamata “Asbesto Zero”, per informare la popolazione sui rischi dell’esposizione all’amianto e promuovere la rimozione del materiale. Inoltre, il Ministero della Salute ha avviato una serie di iniziative per la rimozione dell’amianto e la prevenzione dell’esposizione. Il Ministero ha istituito un registro nazionale dell’amianto per monitorare la presenza del materiale e promuovere la sua rimozione in modo sicuro e controllato. È importante che tutti noi, cittadini e imprese, ci impegniamo nella rimozione dell’amianto per proteggere la nostra salute e quella delle persone che ci circondano. L’esposizione all’amianto può causare gravi malattie che spesso sono mortali, ma possiamo prevenire queste malattie se ci impegniamo nella rimozione del materiale in modo sicuro ed efficiente. L’amianto rappresenta ancora oggi un serio pericolo per la salute pubblica in Italia. È importante che tutti noi ci impegniamo nella rimozione del materiale per proteggere la nostra salute e quella delle persone che ci circondano. Se sei preoccupato per la presenza di amianto nella tua casa o nel tuo luogo di lavoro, contatta un professionista per una valutazione e per avviare la rimozione del materiale in modo sicuro e controllato. Vuoi saperne di più?