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Edilizia: Silice Libera Cristallina “Attenzione è Cancerogena”

Assicurati di seguire le linee guida per proteggere i tuoi lavoratori e mantenere un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti.

La polvere di silice libera cristallina è un agente cancerogeno e i lavori che espongono alla sostanza sono considerati a rischio.

Perché l’edilizia è interessata?

La silice è un elemento estremamente comune. È il componente di molti materiali utilizzati in edilizia: sabbia, argilla, mattoni, cemento, ardesia, granito, ecc.

La sua pericolosità non è dovuta alla presenza all’interno dei materiali, ma al fatto che a seguito di lavorazioni come: demolizione, taglio, perforazione, levigatura, ecc.), questa si libera nell’aria sotto forma di polvere (particelle di diametro inferiore a 10 micron).

Alcuni esempi di attività a rischio

  • Svuotamento dei sacchi di cemento

  • Taglio, perforazione o levigatura di manufatti in cemento, mattoni, piastrelle, lastre

  • Demolizione di murature e intonaci

Cosa deve fare il datore di lavoro?

Valutare l’esposizione

E’ necessario considerando tipologia, durata, frequenza delle lavorazioni e la concentrazione di silice nell’aria (ottenibile da misurazioni o banche dati come quella di INAIL). Se non è possibile escludere a priori l’esposizione, va valutata l’eliminazione della fonte di pericolo, ad esempio sostituendo i materiali oppure lavorando con sistemi chiusi. In edilizia, queste soluzioni sono spesso difficili da attuare, pertanto è necessario ricorrere a misure tecniche ed organizzative per ridurre il rischio.

Adottare idonee misure tecniche e organizzative

  • Riservare le lavorazioni a rischio a un gruppo ristretto di lavoratori esperti, segregare le aree di lavoro, bagnare le superfici, utilizzare strumenti con aspirazione, ecc.

  • Fornire ai lavoratori idonei DPI per la protezione delle vie respiratorie.
Informare, formare e addestrare i lavoratori alle corrette procedure di lavoro e all’utilizzo dei DPI.

  • Coinvolgere il medico competente per aggiornare, se necessario, il protocollo sanitario.

  • In presenza di esposizione, istituire il registro degli esposti in collaborazione con il medico.

Risorse Utili:

  • Scheda di auto-valutazione regionale

  • Banca dati esposizione silice INAIL

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